sabato 28 maggio 2011

fuck the world


di mattina non troppo presto
oh no
dopo il canto degli uccelli morti
dopo che le cornacchie gracchiano
ancora poco traffico
le baracche del mercato non ancora in fermento
faccio ginnastica in slip
su un tappeto di cotone
canto un allah personale in cui credo solo io
bevo un tè
ascolto la radio o
la tv
la parte delle notizie che trasmette un qualcosa
su "zeitgeist"
un libro che dice che gli economisti
non sono altro che propagandisti del denaro
e che i giocatori di borsa sarebbero dei subnormali
in quanto incapaci di sentimenti umani
toh, ogni tanto qualcuno scopre l'acqua calda, penso,
mentre continuo con gli addominali
ma molto lentamente
senza performare più di tanto
non vorrei che mi prendeste per qualche guru della forma fisica
mi serve solo per riscaldare le giunture
che mi fanno un male cane come impalcature rugginose
di un cantiere in disuso
la ginnastica mi serve per sostenere il mio corpo
che in qualche modo è il piedistallo del mio cazzo
ridotto come sono a pensare che se va bene quello
va bene tutto
ma non è così
perchè spesso se va bene quello
il resto latita
lo spirito è impotente
e se lo spirito è potente
quell'altro, quello del piedistallo,
non ha voglia di tirarsi fuori dalle sabbie mobili del cavallo
dei pantaloni,
per cui quando trovi l'equilibrio fra le due cose
succede l'amore,
ed è una condizione difficile e mai permanente,
mangio qualcosa e mi preparo ad andare in trincea
di questi tempi il lavoro è come una guerra
tutti contro tutti
e quattro stronzi incartapecoriti american express
a farne le spese
vorrei vivere fra quattro mura
sedermi su un tappeto afgano
mangiare riso e fagioli
fare ginnastica
amare una delle mie sette mogli
che mi si offrono a turno
scoprire le loro nudità
ogni volta diverse
abituato a non vedermele sbattute in faccia da farsi soffocare
scrivere racconti umoristici
leggere qualche passo di una bibbiacorano personalizzata
e mandare affanculo il mondo...

1 commento:

  1. Eh...Danilo, ma quel che vorresti, è un lusso, ormai. Sarebbe quello a cui avremmo diritto tutti. lavorare il giusto in mezzo a gente accettabilmente serena, aver i nostri spazi personali...sai leggevo e mi rispecchiavo nel tuo sogno...a parte le mogli e ciò che è attaccato al piedistallo, ( ma anche per noi femmene, quando si riesce a trovare l'equilibrio tra lo spirito e la patata è il paradiso )

    per quanto riguarda i partigiani non è che hai fatto loro un gran complimento, che meglio di quella faccia di m@@@a è quqlsiasi foto segnaletica di delinquenti comuni...dicevo solo che si rischia di fossilizzarsi su fatti che hanno avuto un grandissimo valore al loro tempo e non elaborare nuove strategie.

    Buona serata mon ami

    :-)

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