giovedì 13 dicembre 2012

Lettera a Babbo Natale (10 richieste)

Caro Babbo Natale, mi chiamo Danilo Coppola, alcuni mi chiamano Nico Cordola, altri non mi chiamano proprio, quando lavoro , per esempio, e passo nel negozio dove faccio finta di svolgere il lavoro più importante del mondo, con un certo successo, parlo del riuscire a far finta, un pò di gente lì a fare i clienti mi chiamano con un gesto della mano come il cane Boby o con alcuni altri epiteti irripetibili, quelli educati, quelli maleducati stanno ancora tentando di capire che cosa volessi dire con l'affermazione detta col sorriso sulle labbra che loro erano dei megapeni idrosaturi, ma non vorrei tracimare altrove, torniamo a noi, caro Babbo Natale, per l'anno nuovo, Maya permettendo, avrei alcune richieste da farti: 1) Vorrei che i soldi per comprare i cacciabombardieri fossero usati per costruire asili e mandarci dentro i politici che autorizzano queste spese perchè proprio loro le scuole le devono iniziare da capo, non le hanno capite. 2) che il Papa riesca a scrivere il suo primo twit affermando che non scriverà mai un altro tweet finchè milioni di persone che non hanno il computer almeno riescano a fare tre pasti al giorno. 3) che la Treccani introduca la parola Berlusconi come sinonimo di ,"hai rotto il cazzo", o, in alternativa," hai rotto i coglioni". 4) che Obama riesca a far pagare le tasse ai ricchi prima che i ricchi riescano a pagare qualcuno per toglierlo di mezzo. 5) Che quelli che si riempiono la bocca con il loro essere di sinistra la smettano di adottare cani , gatti, pappagalli, pitoni , iguane e merli indiani e adottino qualche "senza tetto"( tanto c'hanno già la moglie senza tette) preparandogli un cenone con i fiocchi (non di neve, idioti). 6)che Nichi Vendola la smetta di parlare di matrimoni gay, perchè nel culo la prendono un pò tutti quelli che si sposano, e che sono 'ste discriminazioni. 7)che cessi la fame nel mondo e comincino le diete dei cardinali 8) che uno che non voglia credere in niente sia lasciato in pace e non gli suonino alle sette di mattina sventolando davanti all'occhio magico la rivista "Svegliatevi". 9)che la si smetta di dire che ho la pancia quando invece si tratta di una lieve gibbosità addominale:-). 10) che i leoni che inseguono le gazzelle attraversino la tangenziale di Milano per rendersi conto di cosa significa essere inseguiti da donne fumatrici al volante che ascoltano radiodeejay con il libro di Fabio Volo sul sedile a fianco con cui parlano ininterrottamente. Grazie Babbo Natale, so che ce la metterai tutta, perchè le mie richieste sono davvero difficili da soddisfare. Se proprio non riesci a soddisfarle, almeno, per favore, non farmi regalare un pigiama nuovo, proprio non lo sopporto.

giovedì 29 novembre 2012

Partecipo alla distruzione del pianeta

Mi alzo tardi/ ho un bioritmo messicano/ vorrei essere messicano/ non in una fabbrica yankee/ in messico/ distretto federale/ bere una birra nei sobborghi/ traboccanti di umanità/ invece guardo fuori dalla finestra/ niente sole messicano/ piove/ fra un pò devo lavorare/ per pagarmi tutto ciò che mi serve per lavorare/ macchina, mutui casa e assicurazioni varie/ fra un pò seduto/ aspetterò/ le famiglie italiane medie/ che vogliono che gli progetti la cucina/ che gli metta in mezzo metro/ lavastoviglie, lavatrice, frigo, lavasciuga/ e quando gli dico che dovrebbero andare a medjugorje/ mi guardano male/ se potessero mi ucciderebbero/ non per l'ironia dimostrata/ no/ ma perchè non sto risolvendo il loro problema/ cosa che devo fare gratis/ s'intende/ riuscire a farci entrare nel loro mezzo metro di merda/ quando potrebbero vivere in una tenda in un deserto/ con un milione di metri quadri di spazio intorno/ tutte quelle cose tecnologiche che stanno affondando il pianeta/ perciò/ me la prendo comoda stamattina/ faccio la mia ginnastica cinese/ faccio una bella colazione/ in altre parole cerco di godere un pò/ centellinando i minuti e i secondi / che mi separano dalla partecipazione/ alla distruzione del pianeta...

domenica 29 luglio 2012

;-)

è una specie di pazzia, credo, il fatto di scrivere su un blog e affidare le parole all'oceano di internet in questa bottiglia chiamata blog, miller diceva quando scrivi non preoccuparti degli errori li spiegheranno tutti i biografi, vorrei avere un grammo di questa convinzione, solleverei il mondo e poi lo farei ricadere per terra fino a farlo spappolare, per dare una scossa, un terremoto solo nelle menti, s'intende, invece là fuori il mondo è degli spavaldi, di quelli che sanno di non avere alcuna arte se non quella dello spacciarsi per artisti, non lo so magari è arte anche questa, magari dovrei andare in giro e rompere gli zebedei agli editori, ma vedete perchè un editore dovrebbe accettare i miei scritti dal momento che avrebbe di fronte uno che non è propenso a leccargli il culo? in un altro mondo e in altri tempi questo sarebbe un criterio di selezione che propenderebbe per la pubblicazione , ma di questi tempi chi comanda sono i mediocri, furbi, ma mediocri, per cui per loro fare gli editori significa fare i soldi, il che automaticamente li pone su un piano di diffusori di merda preconfezionata per masse beote di consumatori, naturalmente c'è l'alternativa di scendere in campo come un folle declamante ali angoli di una strada e se ti va bene l'autoambulanza non passa a raccattarti e magari ritorni a casa con qualche pacca sulla spalla e qualche bravo ma zero soldi in tasca, ad ogni modo azzerando tutto si può sempre scrivere per non impazzire, in altre parole scriversi e di sicuro questo è il modo più sicuro per avare successo presso se stessi e automaticamente mandare a carte quarantotto tutti quelli a cui non piace quello che scrivi, uno spartiacque, capite, un metro di paragone, così la finiamo con tutte queste ipocrisie e salamelecchi e perlomeno saprò con chi ho a che fare, visto che questa gente è stata allenata per bene dai catechismi ad essere falsa e cortese e io al catechismo finivo sempre per essere buttato fuori, nonostante fossi più vicino a dio di chiunque di loro prete compreso, e in ultimo mi vengono sempre in soccorso le parole di un mio vecchio professore di sociologia che mi diceva sempre, infischiatene degli insulti, sono forme minorate del pensiero, credi in quello che fai e fallo con lucidità, alla fine la più grande soddisfazione sarà essere riuscito a fare come meglio potevi. Come meglio potevi in relazione a te, non agli altri;-)

mercoledì 20 giugno 2012

A lume di candela

è andata via la luce ho preso una candela dallo sgabuzzo candle without the wind la fiamma dritta crea ombre cinesi sui muri bianchi fuori qualcuno che ha ancora la corrente elettrica segue l'Italia che vince con l'Irlanda agli europei mentre in Grecia i giornalisti fanno gli straccivendoli perchè la Merkel continui ad ingrassarsi il culo in Italia aspettiamo con la testa sul ceppo che i ricchi del pianeta vengano a rapinarci in casa senza pistole con un mucchio di bollettini hanno finito i soldi per i loro cocktail parties ma si sta bene senza luce elettrica distesi sul sofà dell'Ikea fatto da cinesi che non riposano mai e nonostante tutto creano conforto fuori si sentono trombette di un'Italia che vince ma non convince le sorti di un paese nei piedi di un nero destino beffardo della storia Rumori nelle scale qualcuno ha chiamato l'Enel e non sa starsene in casa a lume di candela a lume di naso per inginocchiare un paese basta togliergli la corrente elettrica quanto a me sono un partigiano nato mi metto a scrivere davanti alla candela sul muro c'è l'ombra di qualcuno che scrive così mi guardo anche questo film non è male c'è silenzio nella sua scrittura e c'è ritmo senza musica ci vuole abilità in questo ma c'è a chi viene normale magari sto scrivendo delle boiate ma il film della mia ombra di scrittore mi piace mentre fuori si aspetta nervosamente che i tecnici dell'Enel facciano il lavoro richiesto mentre guardano l'Italia sul loro iphone e la roba marcisce nei frigo tranne il mio viaggiatore essenziale su questa terra che ho nel frigo solo ciò che posso consumare non mi attendo un disastro nucleare tanto gli italiani sono di per se' atomici sono abituato alla loro radioattività poi d'improvviso torna la luce e tutti tirano un sospiro di sollievo io tengo la candela accesa l'ombra di me che scrivo è scomparsa tornano le immagini televisive di un Italia che non sa stare senza corrente elettrica perchè sembra essere la sua unica corrente di pensiero...

mercoledì 25 aprile 2012

Ecco per che cosa avete combattuto( impressioni sul 25 aprile)

In strada , in autobus pensavo: crea come se fosse il tuo ultimo giorno di vita scrivi come se fosse il tuo ultimo giorno di vita filma e parla come se fosse il tuo ultimo giorno di vita disegna come se fosse il tuo ultimo giorno di vita quindi non disegnare perchè non lo sai fare sarebbe solo una perdita di tempo in altre parole vivi come se fosse il tuo ultimo giorno oggi è il 25 aprile vivi come se fosse ogni giorno il 25 aprile vivi per liberarti... Poi in piazza Duomo, prima della manifestazione vedendo tutta quella gente in fila ai macdonald e spizzico e quant'altro una calca variopinta di peruviani e cinesi cui non frega niente del 25 aprile e di italiani cui non frega niente del 25 aprile pensavo ecco per cosa hanno combattuto i partigiani per questo paese che sembra un quarto stato di Pellizza Da Volpedo postatomico, piccioni morenti ingozzati di mangimi chimici venduti da srilankesi che stanno attenti a non calpestare il suolo per non uccidere insetti, si fanno fotofrafare da turisti come su spaventapasseri attiracolumbidi , giapponesi fotografano mimi truccati a loro volta fotografati da genitori di bambini che guardano mimi truccati e ridono perchè non li possono cambiare con lo zapping, papà, non scompare, ha detto uno di loro, fotomodelli alla dennis rodman metrosessuali, sfilano come in passarella con aspetti e look extraterrestri, signori di mezz'età con "Il Giornale" in mano, se lo nascondono per paura dei comunisti in cui credono solo loro e chi scrive quella merda per scrivere la quale non si esita a esfoliare l'Amazzonia, ragazze ultratrentenni dai look arditi e studiatissimi entrano nelle librerie deserte per comprare i libri di Fabio Volo dando così un ampio e ineludibile contributo alla letteratura nazionale, tavolini dei bar affollati da gente multicolore e multirazziale che pensa nello stesso modo della destra mondiale: fatti i cazzi tuoi a spese degli altri, o radicalchic di sinistra che si fanno i cazzi propri dando l'impressione di non farlo a spese degli altri, da oscar di recitazione, venditori di bandierine italiane d'oltreoceano, pelli brunastre e sorriso napoletano, provano a vendere i loro prodotti a gente che non appartiene se non a se stessa, a cui non frega nulla d'un tricolore, cui sembra importare solo al Presidente, che parla di patria obbedendo ai diktat della Germania, suggerendo al governo, proprio il giorno della liberazione dai tedeschi, di dare un'accelerata alla riforma del lavoro, per mandare a casa una generazione pronta a spazzare via lui e quelli come lui, per sostituirli con giovani yesman che per 500 euro al mese ucciderebbero come un killer qualunque dei quartieri spagnoli, passo in piazzale Cordusio e un vecchio napoletano sta cantando "o sarracino" mentre un giovane cinese fa uccelli scolpendo carote, in attesa dell'arrivo del corteo, che fa sempre esclamare a tutti, ma com'è che ci sono tutti 'sti comunisti ancora in Italia? Tutte 'ste bandiere rosse? Non lo sapranno mai che grazie a quelle bandiere possono starsene al sole una giornata di primavera a fare un pò quello che vogliono oppure lo sanno ma se ne fregano tanto ci adattiamo a tutto e quando tocchiamo il fondo, pur di non ribellarci , scaviamo... Ecco per che cosa avete combattuto, cari partigiani... riposate in pace, la prossima volta fatevi una passeggiata in Centro, mangiatevi un gelato, fra un discorso celebrativo e un altro, tanto c'è tempo, stiamo ancora scavando....

giovedì 29 marzo 2012

Il mondo al contrario


alla fine il successo cos'è?
l'esaurimento totale del talento
e alla fine il talento cos'è?
un parto doloroso
ci sono più verità in otto ore di lavoro
che in 48 ore di vacanze pagate
ha più cose da dire chi ha dormito in una stazione
di chi dorme in un 5 stelle
anche perchè è difficile
che uno che dorme in albergo di lusso
sogni di dormire in una stazione
a meno che non abbia un incubo
io comunque non sognerei in nessuno dei due luoghi
io vivo la vita come in un sogno
c'è chi dice che sono un ingenuo
Ghandi era un ingenuo
Martin Luther King
Che Guevara
meno male
sono in buona compagnia
in fondo chi dice così
è perchè o non ha le palle per riuscire a sognare
o gli sta bene il mondo così com'è
e magari ne trae profitto
passando per uno che non ne trae
la razza più subdola
si facevano passare per socialisti
perchè non tolleravano la dura morale
della coerenza comunista
di chi comunista lo è stato veramente
perchè ha creduto
che fosse davvero ingiusto
che un uomo valesse 100 e un altro meno di zero
senza avere invidia per quello che era considerato 100
ma solo la più bieca compassione
ma nell'epoca di facebook queste parole
suonano pesanti
fanno cambiare canale
pesanti
noiose
non puoi chiedere a chi pensa che la resistenza
sia una gara podistica
e la vita saltare in un pantano nell'isola dei famosi
di stare a sentire un povero vecchio ingenuo
che ha cambiato il mondo
solo perchè lo vede al contrario
senza essere di testa in giù...

martedì 21 febbraio 2012

la piatta monotonia della felicità


appena corso grondo di sudore
un giorno di febbraio a carnevale
nessuno scherzo vale
nessuno veste in maschera
la indossiamo già abbastanza tutto l'anno
io la indosso
faccio il buono
il politically correct
il buon samaritano
smemorato del detto bukowskiano
quelli che aiuterai ti uccideranno
me ne sto qui davanti alla tastiera dentiera del computer
e il sudore mi cola addosso
simulacro di cascate brasiliane in giungle tropicali
iersera documentario su indios amazzonici
fumano, bevono, mangiano carne e campano cent'anni
non si può chiedere ad un uomo di fare il santo sulla terra
in vista di un paradiso che se ci fosse
avrebbe la piatta monotonia
della felicità...

mercoledì 1 febbraio 2012

Non calpestare i fili d'erba


la neve che Milano trasforma in fango
sotto gomme strafiche goodyear
o anche usate di seconda mano
o anche fra un pò di cerchione senzagomme
l'italico medio nazionale non rinuncia alla macchina
genius loci di un paese ex contadino
che odia la terra che sporca le scarpe e adora la cocaina
che sporca lo spirito
e fottere il prossimo che sporca le coscienze
uscito a correre sotto la neve
con propositi autopurificatori
manto soffice di ovatta gelida
fiocchi di panbianco sfarinati da un dio minore
che osserva i film delle nostre vite
sdraiato su una poltro-nuvola
nevica e disinfetta
ma le cattive coscienze non si purificano mai
ci vuole il napalm
oppure avere l'accortezza di non calpestare un filo d'erba superstite.