mercoledì 18 maggio 2011

Grazie a Dio


ora io ogni tanto
mi affaccio alla finestra
della mia umile dimora
della casetta dove mi rifugio
per recuperare energie
prima di uscire a combattere col mondo
fumo una sigaretta fatta a mano
e osservo una cornacchia che porta qualcosa nelle zampe
e dribla le antenne che trasmettono amenità varie nelle case del circondario
e una ragazza sale le scale di una di queste case del circondario
una ragazza bassina mora e ben fatta
e mi scappa di dirle a mezza voce bella fighetta
lei sembra che mi abbia sentito e si volta prima di entare in casa
mi guarda male
hai detto bella fighetta, scusa?
come avrà fatto a sentirmi a trenta metri
io che parlo a mezza voce
e dico non è che per caso le tue percezioni uditive
sono la proiezioni dei tuoi pensieri
vale a dire non è che per caso tu avevi il desiderio che dicessi
bella fighetta?
no perchè nel caso io abito da solo e se vuoi prendere un caffè sei benvenuta
e anche se un giorno dovessimo vivere insieme non cesserò di dire
bella fighetta a cicchessia
perchè dire questa cosa non vuol dire automaticamente che voglio fare del sesso
e questo parlando con una certa educazione civica.
lei mi guarda e , da trenta metri mi dice,
te sei tutto matto.
la cornacchia torna verso questa parte
dribla di nuovo le antenne
e mi fa un applauso con quelle ali grandi che sembrano
per l'appunto un largo applauso volante
mentre la gente resta attaccata alla tv e si arrabbia perchè per un momento
sparisce il segnale
mentre dovrebbe chiedersi perchè da sempre il proprio elettoencefalogramma
risulta piatto come il culo di una signora dei salotti bene
che non s'è ancora accorta che se stare in un salotto tutto il tempo
era quello che voleva,
il suo sogno,
beh, ciò comporta delle conseguenze,
vedi il culo piatto,
intanto la mora è già entrata in casa ed ha raccontato la sua versione dei fatti,
perchè dalle finestra sbucano facce che guardano verso di me,
facce scure,
arrabbiate,
facce di rimprovero,
poi rientrano dentro e credo che stiano chiamando la polizia,
mentre lo zio di là in camera sta violentando la ragazza mora,
parlando al cellulare per prenotarsi al prossimo Family Day,
e questo è quanto accade nella casa di fronte,
mentre io fumo la mia sigaretta dalla finestra,
e dalle case del circondario gettano bambini con tutta l'acqua sporca,
chiamano la polizia e vogliono i giudici,
vanno dal prete a confessarsi,
e si lamentano della volgarità di un uomo in cannottiera,
che dice bella fighetta alle proprie figlie,
che salutano accarezzando loro il viso,
prima di uscire di notte e fermarsi dalle senegalesi qui in zona,
sicuri di essere più rispettabili del sottoscritto,
meno volgari,
in una parola , adeguati alla società...
una volta uno psicologo mi ha detto che sono un sociopatico.
ora lo so.
ora lo so,
che quello era semplicemente il più bel complimento che mi potessero fare.
non voglio essere come loro
e non lo sono,
e ora posso dire anche
sicuro di non bestemmiare,
grazie a Dio.

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