domenica 20 dicembre 2009

D'improvviso (Buon Natale)


D'improvviso mi alzo all'una, oggi niente lavoro,fuck the word, una voglia matta di white russian, esco a comprare gli ingredienti, poi me lo preparo, 5/10 di vodka moskovsaya, 3/10 liquore al caffè Borghetti, 2/10 di crema di latte Granarolo, caro Big Lebowski quanto ti sono debitore, poi una sigaretta handmade lievemente corretta, poi vado in una libreria a comprarmi un libro di Kerouac, Big Sur, per assaporare la sua libertà espessiva e l'anarchia grammaticale del genio, poi metto l'antigelo nella macchina, un marocchino mi mette benzina al posto del gasolio e teme il peggio, io non dico niente, aspetto con viso sereno, aspetto che mi svuotino il serbatoio e mi rimettano il gasolio, loro , lui e i suoi compardes marocchini meravigliati della mia serenità , e del mio trattare loro con umanità, sono gente che lavora e io rispetto il lavoro, chi lavora può sbagliare, lo dice uno che si guadagna tutti i giorni il pane fino all'ultimo centesimo di euro, una volta fatto do al marocchino 5 euro per un paio di caffè riscaldabudella nel freddo gelido di Milano, dirigo verso casa, indosso un paio di orecchini ricavati dal gelo della condensa stalattitizzatosi sulle mie orecchie , ora fra un pò lavorerò al mio libro immortale, controllerò la posta e farò gli auguri, ricordando ai più che un paio di migliaia di anni fa un bambino giacque in una mangiatoia e oggi milioni di persone che hanno fatto i presepi danno il voto a chi scheda come delinquenti i barboni che dormono nei cartoni, chi ha detto che chi non ha una famiglia non ha nulla da fare, non è vero, gli tocca ricordare alle famiglie, che a volte uno con la sua solitudine si è già in due, e perchè no, già una famiglia, Buon Natale a tutti, a chi crede come a chi non crede, perchè il Natale è un momento di riflessione, un anno è finito ed è durato troppo poco per tutto ciò che avremmo voluto fare, che, non è mai abbastanza.

Valeu!

mercoledì 16 dicembre 2009

Intervista sulle Religioni


D : Sei religioso?
R : Si e no.
D : Spiega meglio.
R : Io credo che qualcosa di noi, la nostra energia, che alcuni chiamano anima, resti per sempre intrappolata nelle molecole atomiche dello spazio, e un giorno magari si liberi per andarsi a posare su qualcun' altro.
D : Non puoi essere più chiaro?
R : Sono stato educato al cattolicesimo e credo nei valori essenziali del cristianesimo. Ma non credo nelle autorità religiose. Le rispetto nella stessa misura in cui esse rispettano me. Anzi, di più. Io rispetto i religiosi,loro non rispettano la gente che non crede nel loro credo. Forse sono più vicino io da miscredente , a Dio , di quanto lo siano loro.
D : Cosa pensi delle religioni?
R : Le religioni sono nate per assolvere a qualcosa che l'uomo non possiede: il senso del limite. Il resto è potere politico.
D : Cosa pensi del Cattolicesimo?
R : Penso che nessuna religione debba essere una religione di stato. Le teocrazie,e ce ne sono state nella storia,pensiamo all'Iran di Komeini, sono state e sono regimi sanguinari, entro i quali, per motivi di odio personale, sono stati eliminati nel nome di Dio gli ingegni più sensibili e gli spiriti più geniali di quei paesi. In Italia il cattolicesimo è una religione di stato e io penso che sia sbagliato . A ben leggere il vangelo, dappertutto ci sono tracce di una cultura ,propugnata da Gesù, che lascia intendere chiaramente che il cristianesimo non si impone,ma si lascia accogliere.
D : Cosa pensi dell'islam?
R : L'Islam è una religione come tutte le altre,il fatto che qualcuno si faccia esplodere in nome di Allah ,non vuol dire di per sè che sia una religione pericolosa. Equivarrebbe a dire che siccome tutti i capi mafia che sono stati catturati leggevano costantemente la bibbia,il cattolicesimo è una religione mafiosa. Comunque dell'islam non mi piacciono le autorità religiose,che, come tutte le autorità, tendono a imporre precetti medioevali, stravolgono la vita sessuale dei giovani e proibiscono la musica. Senza la musica la terra sarebbe stata una valle di lacrime, non c'è che dire.
D : Adesso in cosa credi?
R : Mio padre dice sempre una frase che mi piace molto: io non ci credo,ma ci penso. E poi credo all'energia, l'ho già detto,credo.Diciamo che attualmente è questa la mia posizione.
D : Cosa pensi dei precetti religiosi sul sesso?
R : Che sono inutili e dannosi. Il sesso è una di quelle materie sulle quali Dio ci ha concesso il libero arbitrio. La maggior parte delle turbe sessuali, dei complessi, delle infelicità nate dal blocco di normali fisiologie sessuali, sono nate da una malintesa cultura religiosa che ha afflitto e affligge milioni di persone che pensano di essere sbagliate, per il solo fatto di aver goduto con ogni parte del proprio corpo non solo a fini riproduttivi.
D : Cosa pensi del crocifisso nei luoghi pubblici?
R : Penso che sia un abuso di autorità e una tracimazione del potere religioso nei fatti e nelle faccende dello Stato, che alla Chiesa non devono riguardare. La chiesa deve curare le anime..quelle che lo vogliano, oltretutto, e non deve invadere il campo dei servizi ai cittadini. Basta vedere come sono vuote le chiese e ,per contro, come sono piene le moschee( che in Italia sono in vecchi scantinati o magazzini abbandonati), per capire che se una persona ha veramente fede, pregherà Dio in uno scantinato, piuttosto che in un Duomo dalle pareti di oro massiccio. Una religione seria, vera, fatta di gerarchie che credono veramente che la parola di Dio si diffonda ,non perchè imposta da un apparato pubblicitario o massmediatico, ma per la giustezza dei suoi principi, non avrebbe paura di togliere i crocifissi dalle pareti delle scuole. I primi a non credere nella giustezza della loro fede, sono loro:i Cardinali. Sono degli alti dirigenti statali con stipendi da manager. A spese dei cittadini italiani. Io do il mio otto per mille alla Chiesa Valdese. A Milano ha aperto il Naga, un centro che fornisce assistenza medica gratuita ai clandestini.
D : Cosa pensi degli atei?
R :Che per essere atei ci vuole la stessa fede nell'esserlo che dovrebbero avere i veri fedeli. A essere ateo che cosa si guadagna? Nulla ,direi. Si guadagna molto di più a fare porcate dal lunedì al sabato e ad emendarsi la domenica.
D : Cosa pensi dei fedeli?
R : Rispetto i fedeli di tutte le religioni, ma non ammetto che mi impongano le loro convinzioni. Ne' io vorrei mai imporre le mie a loro.

Ho sentito una volta uno di cielle che parlava male de: Il Grande Lebowski, film che parla di Drugo, Jeffrey Lebowski, un personaggio realmente esistente ritratto in questo meraviglioso film dei fratelli Cohen. Il Drugo è un ex contestatore universitario,messo male in arnese ,che ama bersi i suoi white russians , fumarsi un paio di canne , fare thai chi sul tappeto disteso sul parquet della sua casa in affitto (perennemente in arretrato) ,mentre ascolta i Creedence in un vecchio walkman, e trascorre le sue giornate a bere birra e a giocare a Boowling. Una persona parennemente pacifica, che non ama le fatiche del lavoro. Beh il ciellino lì continuava a dire che Lebowski era un personaggio negativo, che portava i giovani sulla strada della droga, che era un senzadio, un parassita della società, un uomo di cui la società poteva fare tranquillamente a meno. Più o meno quello che avrebbe detto Hitler. Meno male che ho lo stesso senso dell'umorismo di Lebowski, tanto che al tipo gli ho detto:" Mah....che cazzo dici, amico". E dopo mi sono pure fatto una canna.

Valeu!

mercoledì 9 dicembre 2009

Gesù Cristo ha troppo da fare


Faccio yoga , guardo film , ascolto trip hop alla radio in internet , mi sollazzo l'organo , leggo svogliatamente Curzio Maltese , ringrazio la mia famiglia e i coglioni che ho avuto se ho una casa , una cavolo di auto e posso permettermi di essere annoiato ,una noia creativa , si intende , scrivo di quando in quando , penso alla ristampa di Nell'acquario , non odio Berlusconi ma quelli che lo votano ,macellerebbero la madre per avere fama ,soldi successo , ieri sera ho scopato ,pelle nera , e che volete sono razzista al contrario , poi una carbonara ,poi bagno in vasca , una canna , una peroni genius loci modello contrabbandiere barese su lungomare che si scola una canadese , fra un pò vado a prendere l'acqua dall'acquedotto comunale ,perchè odio le acque minerali e chi ci specula su ,odio questo governo che privatizza l'acqua ,un bene primario , poi compro la Repubblica pur essendo monarchico nel mio regno personale del popolo di me stesso , cerco di convertirmi al vegetarianesimo , non ho modelli ,cerco di tenermi il culo duro perchè non mi piacerebbe sedermi su un mocio vileda di carni sfatte , voglio vivere per sempre ,non ci credo che la gente muore veramente ,nè che sia obbligatorio fare figli per essere immortali ,noi siamo energia qualcosa di noi resta nell'aria per sempre e qualche particella si poserà su ognuno di voi , non mi piacciono gli italiani , spiano sempre da dietro la siepe della tua minivilla in attesa della tua disfatta umana ed esistenziale , adoro il Brasile e i brasiliani ,non troverai una sola faccia uguale in quella terra , idee diverse ,pelli diverse , l'insulto serve a fare amicizia ,Gesu Cristo che perdona le puttane e le santifica ,un governo di sinistra senza essere dittatura , lì puoi vincere le elezioni con tutte le tv contro , bevo una caipirinha e mi segno con la croce , più tardi amerò ,per poco , ma intensamente ,un intensamente più importante di tutta una vita di amore finto lavoro casa e chiesa di giorno , droga e sesso perverso di notte , adesso devo proprio andare , sennò mi finisce la Repubblica ,perchè il mio edicolante che è un reazionario ne ritira poche copie ,solo che io lo finanzio comunque , perchè a essere come sono non ci si può fare niente , inviterò sempre a pranzo i miei peggiori nemici e senza essere Gesù Cristo ,lui ha troppo da fare ,ieri come oggi.

valeu!

sabato 5 dicembre 2009

Intervista sulla velocità


D : cosa pensi della velocità?
R : un aspetto della vita inutile e dannoso.
D : perchè?
R : tutti dobbiamo morire,come disse un poeta di mia conoscenza,è la vita .
D : che poeta?
R : Danilo Coppola ,un tale che ho appena iniziato a conoscere .
D : a cosa serve essere veloci ?
R : essere veloci serve solo alla produzione .
D : e che c'è di male nel produrre?
R : non si può produrre ad libitum . Se riempi un secchio d'acqua all'infnito,poi l'acqua tracima e bagna tutto intorno. Ma naturlamente a chi produce questo non importa
D : allora dobbiamo essere lenti?
R : si. La lentezza è un valore . Il 9 marzo,mi pare,è la giornata mondiale della lentezza. Lentamente tutto si fa meglio. Amare , mangiare , persino lo jogging fa stare meglio se lo si fa lentamente . La velocità serve solo a rimpinguare il conto in banca di chi si alza all'una tutti i giorni senza nessuna preoccupazione se non quella della defecatio mattutina.
D : quale personaggio può simboleggiare la filosofia della lentezza?
R : non ho dubbi : il grande Lebowski . Lui è l simbolo della vita assaporata e vissuta al ritmo della tartaruga...se non sbaglio le tartarughe ci mettono giorni ad accoppiarsi . Le nostre società occidentali,invece, sono piene di giovani per i quali persino il sesso , a lungo , stufa . Non vedono l'ora di fumare , bere , drogarsi . In questo modo pensano di raggiungere il piacere più velocemente . Tanto velocemente che non riusciranno più a distinguerlo , tra le varie cose che fanno di fretta .
D : quali rimedi proponi?
R : innanzitutto imparare ad amare la lentezza . Assimilarla come filosofia . Se un giorno non riesci a fare tutto quello che devi , non te la prendere, la farai domani. E soprattutto , non bisogna farsi imporre il ritmo dagli altri . Dobbiamo imparare a rallentare . Nel giorno libero ,per esempio,io dormo anche il pomeriggio . A volte dormo anche due volte al giorno nel giorno non libero. Per non farmi condizionare dal fatto che non è il mio giorno libero . Nella pausa pranzo mi siedo su una panchina e cerco di assopirmi . Il problema è cercare di farlo a Milano dove nessuno ti lascia in pace,dai testimoni di Geova, a Greenpeace ,dal postino , al controllore dell'autobus . Siamo tutti schizzati. Non sappiamo più rilassarci . Io per contrastare l'andazzo ogni tanto mi rivedo "Il Grande Lebowski" . Questo film mi rilassa. Potrei vederlo 1000 volte , mi rilassa e diverte sempre . Conosco persino le battute a memoria. E un'altra cosa è molto importante: nelle pause dal lavoro,lasciate il lavoro al lavoro.
D : E funziona?
R : su di me funziona: cammino come Jeff Bridges , bevo white russian , fumo qualche spinello , giro in macchina a folle e nel tempo libero gioco a boowling .
D : e gli altri cosa dicono?
R : mi prendono per mentecatto e mi lasciano stare . Funziona che è una meraviglia . Posso benissimo fare a meno della loro fretta .

Valeu!

martedì 24 novembre 2009

Inervista sugli italiani


D:cosa pensi degli italiani?
R:che siamo un popolo a civiltà limitata.
D:in che senso?
R:nel senso che abbiamo avuto dei legislatori che hanno prodotto forse la più bella costituzione del mondo,ma che questa è largamente inapplicata perchè gli italiani non se la meritano.
D:perchè gli italiani amano Berlusconi?
R:perchè sono come lui. Non amano le regole per sè(per gli altri si),vogliono diventare ricchi senza sforzo o meriti ma solo usando il sotterfugio e la furbizia (che sono ritenute doti e non difetti),sono buffi ma si atteggiano a fighi,brutti,ma sognano di essere belli(anche con l'ausilio del chirurgo plastico),poveri,ma sognano di fare i soldi,fuori luogo in ogni circostanza,ma con un senso del comico che sfiora la farsa. Gli italiani sono un popolo di peracottari che hanno imparato appena a vestirsi. Siamo sempre in fila al ceck in per Sharm El Sheik e amiamo fare le corna a quello di fronte a noi che si sta facendo la foto. Tocchiamo il culo alla hostess ma non sappiamo scoparcela.
D:se dovessi trovare nella storia un episodio che li riscatti quale sarebbe?
R:la lotta partigiana. E non la fecero neanche tutti. Oggi ne parlano male tutti,persino Pansa che dice che i partigiani non erano altro che dei banditi. Può darsi,ma se io sto facendo una guerra non recluto figli dei fiori,scoppiati e pippettari,arruolo banditi.
D:quali sono i tratti distintivi dell'italiano medio?
R:l'italiano medio è invidioso del prossimo,gode delle disgrazie altrui,idolatra i potenti quando sono potenti e gli sputa addosso quando cadono in disgrazia e non possono più difendersi. Sale sempre sul carro del vincitore,di qualsiasi colore o ideologia,ha il menefrego incorporato e pensa che basti essere un pò figlio di puttana per sfangarsela da tutto. Del resto pare che la realtà che viviamo gli dia ragione a pensarla così.
D:altre caratteristiche?
R:è razzista,perchè non ha memoria dei nonni in Germania e di come sono stati trattati e se ne ha memoria fa finta di niente,se la prende sempre coi più deboli e ha bisogno di continui capri espiatori cui dare la colpa delle proprie incapacità. E'un fascista,un uomo d'ordine , disciplina, famiglia e figli, di giorno,marchettista e transofilo di notte. Tutto va bene,l'importante è che non lo sappiano gli altri.
D:cosa pensi dei politici italiani?
R:sono lo specchio del popolo che li vota.
D:destra e sinistra in Italia sono uguali?
R:guarda io posso solo dire una cosa. Non potrei mai fare il politico perchè i primi opportunisti sono quelli che ti votano. Ti votano per usarti e quando non gli servi più ti scaricano. 50 anni di Dc hanno creato questo mostro antropologico. Oggi come oggi in Italia la destra praticamente non esiste. Perlomeno una destra democratica e liberale. Esiste Berlusconi che non incarna nessuna politica. Quello che è triste è vedere uomini politici che una volta erano di destra difendere un leader come Berlusconi. Uno che cita Romolo e Remolo e che pensa che Papà Cervi sia ancora vivo e vuole andarlo a trovare. La sinistra ,invece, insegue il mito del ceto medio. Ma non ha ancora capito che il ceto medio sene frega della sinistra. Il ceto medio vuole fare i soldi e inculo agli operai. Risultato,gli operai votano Lega. Oddio pure loro non è che io li assolva. Anche gli operai vogliono diventare ricchi. E del resto non gliene frega niente.
D:la cultura in Italia?
R:la cultura in Italia è come l'uranio impoverito. Già è difficile da trovare e quando la trovi è depotenziata dalla carica dirompente che avevano personaggi come Pasolini o Berlinguer. Due menti di cui sento la mancanza.
D:cosa fai per cambiare le cose?
R:mi sono arreso. Posso solo cercare di evitare di diventare come loro. Gli italiani non cambieranno mai. E io nemmeno. In 50 anni con tutte le riforme elettorali che si sono susseguite le cose sono sempre uguali. Quando arriva il momento di votare la destra mette da parte le diatribe personali e vince le elezioni. In nome degli interessi che muove. Poi grassa i ceti popolari e i lavoratori dipendenti per farsi pagare gratis i servizi in nome della più diffusa evasione fiscale fra i paesi europei. La sinistra resta seduta al bar a discutere chi è più di sinistra dell'altro. Finchè il bar non deve chiudere e il barista gli lascia sul tavolo il conto da pagare e un calcio in culo per sbrigarsi a levare le tende.
D:pensi che scrivere sia inutile,per cambiare le cose?
R:questi slogan,sinceri,per carità,li lascio a Saviano. Io scrivo per restare me stesso,non certo per cambiare il mondo. Perchè almeno quando mi rileggo sono certo di aver letto qualcosa di autentico,non mediato,qualcosa di vero. Non so se mi spiego.

valeu!

sabato 21 novembre 2009

Intervista su Milano


D: Da quanti anni vivi a Milano?
R: quasi vent'anni.
D: Prima hai vissuto dove?
R:sono di Ostuni,la città bianca...non ho mai capito se la chiamassero così per le case bianche o per il predominio assoluto della Democrazia Cristiana per oltre 50 anni.
D:Poi dove hai vissuto?
R: Ho fatto il Militare a Trieste come Ufficiale di Complemento,famosa una mia esercitazione in cui il mio plotone ha tenuto in ostaggio colonnelli e alti ufficiali del battaglione San Giusto. Ma non poterono farmi niente,le esercitazioni a sorpresa in caserma erano previste dal regolamento,e io ho sempre avuto il difetto di leggere e interpretare.
D:Poi dove hai vissuto?
R: a Bologna,per tre anni. Una città molto borghese e razzista. Un chilo di pane costava quattro volte che da noi al sud e tre volte quanto costa a Milano. Ne discende che non è una città per tutti. Si trovava lavoro solo se eri iscritto al Pci. E se eri del posto. Io pensavo fosse una prerogativa della Dc. Ognuno ha avuto le sue Dc,quindi. In tre anni non sono entrato nemmeno una volta in casa di un bolognese. La provincia invece è molto più accogliente. Sono entrato in un sacco di case di emiliane. Facevano le puttane. Non so se vale,però.
D: Ora vivi a Milano?
R: No,in provincia,nell'ovest milanese. Il far ovest,come lo chiamerebbe Colaprico. I miei vicini di casa sono un mucchio di calabresi ndranghetosi. La strada dove abito è una sorta di circolo decisionale,dove questi calabresi di varie età e fogge,si riuniscono sfumacchiando allegramente e parlando in codice: Es:
Domanda "hai saputo che il presidente della juve lo vogliono dimissionare?"Risposta:"ho saputo,sono stati quei minchiafreddi dei torinisti,cornuti sono".
Traduzione:Domanda:"hai saputo che vogliono mandare via Berlusconi?"
Risposta:"l'ho saputo,sono stati quei fetusi dei giudici comunisti,sono dei cornuti".
D: Hai vissuto a lungo a Milano città,cosa ne pensi?
R: 20 anni fa quando sono arrivato con la valigia di cartone( dentro la quale c'era una ventiquattrore con un pc portatile),la città mi piaceva. C'erano ancora delle possibilità,tutto era in evoluzione. Verso gli stranieri c'era accoglienza e noi "terroni" venivamo solo sfottuti,non c'era quest'aria revanchista di sfida nei nostri confronti. Non c'era insomma un clima da anni '50 di cui mi parlava mio padre. In vent'anni un ceto politico che ha costruito le sue fortune politiche sulla paura dello straniero e del diverso in generale,ha spostato l'asse xenofobo sugli stranieri,catturando il voto dei meridionali che pur di lenire il loro infinito complesso di inferiorità,si sono sentiti promossi a italiani e si sono dedicati all'odio nei confronti del nuovo capro espiatorio che li ha sostituiti:gli zingari e gli stranieri in generale. I partiti che hanno vinto le elezioni,Lega in testa,sono pieni di dirigenti di origine meridionale che rinnegano le proprie origini e parlano un ridicolo impasto di terronicomilanese da sbellicarsi dal ridere. Saranno andati a lezione da Abbatatuono. Milano è diventata brutta,un cantiere continuo,dappertutto lavori in corso per far mangiare le più grandi imprese edili che sono grandi elettrìci,con i loro operai e le famiglie degli stessi,di cui orientano il voto in senso ricattatorio del bisogno. I viali che una volta avevano il simpatico fenomeno notturno delle puttane,si sono incattiviti. Circolano camionette dell'esercito,pattuglie della polizia e dei carabinieri e ad ogni semaforo ci sono telecamere che sanzionano la più piccola infrazione con multe salatissime,che,come al solito pagheranno solo i gonzi onesti. In attesa della prossima sanatoria. Sembra di stare a Santiago ai tempi d Pinochet. Non c'è giorno che non chiuda un locale di divertimento o una discoteca. Perchè la gente non ha più soldi per divertirsi e forse non ne ha più voglia. Provate voi ad andare in giro per la città di notte e avere sullo sfondo la vista di camionette dell'esercito,poliziotti in assetto di guerra,carabinieri,e adesso anche le ronde. Un mucchio di agenti con le divise più diverse che si sentono i nuovi sceriffi della città. Sembra di vivere a Bagdad e il messaggio è chiaro. Qui si lavora soltanto ,non ci si diverte. Si diverte solo chi c'ha i soldi e lo fa nel chiuso dei suoi appartamenti con festini privati a base di coca e champagne. Persino il dopolavoro e il relax sono diventati classisti. Non mi meraviglierei se proprio questo clima favorisse l'aumento del consumo di droghe. Anzi,ne sono sicuro. Non mi importa di essere strumentalizzato,ma un giovane che non lavora fa bene ad occupare uno stabile del comune inutilizzato e a fondare un centro sociale. Checchè se ne dica se avessi un figlio lo manderei più in un centro sociale che a passeggiare in Corso Como,fra un bar e l'altro,uno spacciatore di coca e l'altro e uno stupratore gentile e l'altro. Traduzione di stupratore gentile: uno con i soldi e il macchinone che sin dal primo momento sotto l'egida del mariafilippismo imperante,non ha altro obbiettivo che portarsi a casa una qualsiasi delle nostre figlie e scoparsela.
D: definizione in breve di Milano?
R: è un grande negozio di dolciumi e noi siamo come dei bambini che restiamo ammaliati nel guardare quei bei dolci dietro il vetro,tanto che restiamo indecisi su quali scegliere. E quando abbiamo deciso e ci mettiamo una mano in tasca scopriamo che non abbiamo abbastanza soldi. Possiamo solo restare a guardare quelli che comprano i dolci e bearci di essere lì in quel momento. In altre parole a Milano ci sei sempre,assisti ai fenomeni sociali e politici più importanti del paese,ma non sei dentro le cose,sei solo uno spettatore:pagante e tassato. I politici,gli uomini di potere e di spettacolo,a Milano esistono perchè le grandi famiglie ricche della città hanno bisogno di attori per il loro teatrino personale.
D: un giudizio senza appello
R: senza appello...tanto comunque i milanesi(nati o importati) la propria città la assolvono sempre.
D: in conclusione?
R: in conclusione voglio dire che non bisogna cessare di pensare e lasciarsi andare nella corrente del nulla dominante e del nonsense imperante. Il nulla studiatelo nel Buddismo e il nonsense usiamolo per ridere di noi stessi. Ormai dobbiamo ridere anche per chi non ne ha più la forza.

martedì 17 novembre 2009

Intervista sul modello "azienda"



D: Hai lavotrato per molte aziende,quali sono secondo te i criteri per fare carriera in un'azienda?
R: essere stronzi,non guardare in faccia a nessuno,non farsi scrupolo di usare gli altri per proprio vantaggio,avere un pelo di King Kong sullo stomaco.
D: In azienda per un manager conta più l'autorevolezza o l'autoritarismo?
R: l'autoritarismo. L'autorevolezza sul personale abituato alle vessazioni viene scambiata per debolezza. Ma il problema non è ovviamente dei sottoposti.
D: Che cosa hai imparato dalla cultura aziendale ?
R: ho imparato a guardarmene...io lavoro per l'azienda ; non voglio essere lavorato dall'azienda .
D: cosa pensi del " modello azienda " dal punto di vista pedagogico?
R: l'azienda ha la presunzione di regolare e modellare la vita degli individui,in generale,e non solo nella loro funzione di lavoratori. In altre parole tende a far passare la filosofia che se non vali niente nel lavoro non vali niente nella vita. Il problema molto spesso è che nelle aziende italiane (o a management italiano) i manager non hanno fatto carriera perchè sono bravi ma perchè "sponsorizzati" dai vari canali preferenziali politici legati alle imprese e alla loro cultura basata sulla compressione dei diritti sindacali e persino umani(famoso il caso riportato dal Corriere della sera di una cassiera dell'Esselunga costretta a orinarsi addosso perchè coattivamente privata della pausa). E quindi , tornando a bomba sulla questione , come si possono permettere di giudicare inetti al lavoro e di conseguenza alla vita determinate persone,individui che occupano posizioni "giudicanti" senza aver altro merito se non quello di essere direttamente o indirettamente dei nettaculigiusti spaziali?
D: Cosa consigli per difendersi da capi che vessano?
R: è necessario fare la conoscenza dei propri diritti e delle leggi...Ad esempio far vedere che si è dediti alle lettura di almeno un quotidiano può essere un ottimo deterrente contro le fracassate di zebedei . Non a caso il principe nazionale degli imprenditori italici si vanta di non leggere i giornali. Perchè? Perchè non gli servono. Lui delega degli aguzzini incravattati e ben pagati per ribadire che lui è il padrone e fa, nella sua azienda, quello che vuole. Non è a conoscenza del fatto che esiste qualcosa di superiore a cui anche lui deve sottomettersi. Qualcosa che risponde al trascurabile nome di :la legge. Da ciò ne deriva che Lui usa il paese come se fosse una sua azienda e gli italiani suoi dipendenti.
D:come si concilia l'essere di sinistra e l'essere manager?
R: conosco parecchi manager di sinistra. Ma allo stato attuale vivono questa loro condizione in clandestinità. Si tratta di persone che erano emerse dalle conventio ad escludendum che l'intero sistema capitalista italiano aveva operato nei loro confronti quando esisteva il Pci. Alcuni di loro sono capaci. Ma sono solo dei dirigenti ben pagati e quando si tratta di ristrutturare e licenziare la loro personale ragion di stato familiare,prevale. In alcuni casi per non incorrere nella scure dei tagli al personale sono addirittura più zelanti, nel cazziare, punire e licenziare, di quelli di destra che dovrebbero farlo,diciamo così,naturaliter. In altre parole non sono null'altro che il portato di un partito,quello democratico,che non è più un partito di sinistra e che questa parola,con grande godimento dei vari Veltroni e Fassino,non la vogliono nemmeno sentire nominare. Sono entrati anche loro nel gran comitato d'affari. Si spartiscono la torta anche loro. E col grande rammarico di non avercela fatta ai tempi di Craxi.
D: Cosa pensi del sindacato?
R: il sindacato deve esistere,guai se non esistesse. Se adesso le aziende fanno strame dei diritti sindacali,figuriamoci se non ci fosse. Il problema è che il sindacato,compresa la Cgil,è l'altra faccia della stessa medaglia dell'azienda,con i suoi dirigenti che firmano accordi sulla pelle dei lavoratori,fra un cocktail party e l'altro con i manager delle aziende che dovrebbero far finta di contrastare. Molti dirigenti sindacali di mia conoscenza hanno solo paura di tornare a lavorare. Per questo la loro politica è quella del galleggiamento a vista. E sappiamo bene in genere qual'è la materia che galleggia meglio.
D: in conclusione?
R: in conclusione ,viviviamo una fase in cui tutti i rapporti di lavoro sono condizionati da un governo che,grazie all'inganno mediatico e all'alleanza col mondo estesissimo dell'evasione fiscale, sta rendendo la vita dei lavoratori dipendenti,pubblici o privati che siano, e dei commercianti,artigiani e imprenditori onesti(che non dubito che ci siano) , un inferno. Stiamo lentamete scivolando verso il baratro. Ma noi italiani sono sicuro che sapremo farlo stappando uno spumante.

Valeu!

No b day


No b day, il 5 dicembre a Roma ci sarò anch'io . Manifestazione per chiedere le dimissioni di Berlusconi. Non ne possiamo più di uno così . Di monarchi ce ne basta uno,in questo paese governato da papa Ratzi. Vogliamo essere liberi . Vogliamo vivere in un paese dove i politici facciano leggi per tentare di risolvere i problemi . In 15 anni 19 leggi ad personam . Non esiste un paese al mondo, eccetto qualche repubblichetta della banane in luoghi sperduti delle giungle tropicali dove si vota per acclamazione e alzata di mano, dove avvengono queste cose. Un uomo che si vanta pubblicamente di non leggere libri e giornali, che chiama tutti quelli che non sono d'accordo con lui "comunisti" e che invita le aziende e i commercianti ad evadere il fisco non merita di dirigere questo paese. Anche se è un paese in cui la maggior parte delle persone approvano o ignorano, perchè gli fa comodo così, perchè consente loro di vivere bene alle spalle dei gonzi onesti che pagano le tasse, le multe, rispettano le leggi e lavorano onestamente.


valeu!

lunedì 16 novembre 2009

Autointervista


D:cosa pensi dell'economia?
R:è una cosa che pratico da sempre...
D:Politica?
R:quella italiana chi fa da sè fa per tre,quella di Obama,fino a adesso, chi fa per tre fa anche per sè
D:cosa pensi dell'arte?
R:se fosse una cosa da vendere nel mio negozio e un cliente me la chiedesse gli risponderei,spiacente,l'abbiamo finita...
D:qual'è il tuo scrittore preferito?
R:il mio scrittore preferito è nato il 15/5/1965 a Brindisi,è vissuto ad Ostuni e abita a Corsico(Mi)...si chiama Danilo Coppola.
D:cosa pensi del mondo editoriale?
R:preferisco le puttane di strada,perlomeno loro non si nascondono e dichiarano quello che sono.
D:Che vuoi dire?
R:voglio dire che in Italia le grandi case editrici pubblicano solo i raccomandati,i paraculati e quelli che possono pagarsi le pubblicazioni...quando un libro di Franco Cassano venderà più di un libro di Antonio Cassano,allora potrò prendere in considerazione la possibilità che qualcosa sia cambiato.
D:destra o sinistra?
R:in Italia la destra è un luogo geometrico e serve come orientamento stradale agli automobilisti,la sinistra è un ufficio di collocamento per scrittori falliti.
Nel mondo la destra pensa che chi è più bravo ad usare le regole dell'economia deve essere più ricco,la sinistra si batte perchè i ricchi diano un contributo minimo per aiutare chi è rimasto indietro.
D:sesso?
R:in Italia,parafrasando il titolo di un noto film,ci sono rimaste solo bugie e videotape. Nel mondo progressista è una delle cose che rendono la vita degna di essere vissuta.
D:ti piace lo sport?
R:si,,mi piace,soprattutto praticarlo. Non mi piace lo sport in poltrona e l'automobilsmo e la boxe li detesto. Non li considero degli sport.
D:che sport pratichi?
R:la corsa. Tre o quattro volte a settimana. Ma senza cardiofrequenzimetri,cronometri,i-pod o ammennicoli vari. Non sono nè voglio sembrare un albero di Natale.
D:cosa pensi delle droghe?
R:penso che se una persona è veramente creativa e ha qualcosa da dire ,le droghe non servono. Non credo agli artisti maledetti,oramai il vero artista maledetto è un monaco buddista.
D:che musica ti piace?
R:un pò tutta la musica. Sono figlio del rock. U2 in particolare. Li ballavo in discoteca. Senza capire le parole di sunday bloody sunday generazioni di ragazzi gioivano a scatenarsi in pista. Da grande capirò che dato il tema trattato non è una canzone che debba indurre alla gioia. Oggi mi piace molto il rap e adoro Snoopy Dog. Si,è vero,è un maschilista puttaniere,fuma la maria e si atteggia a duro. Ma è uno che mostra al mondo quello che è. Lo apprezzo per questo. Lui perlomeno non ha mai indetto o partecipato ad un family day. Non so se mi spiego.
D:cosa pensi dei gay?
R:io non penso nulla in ragione dei gusti sessuali di nessuno. Il fatto di essere eterosessuale non mi colloca certo su un piano di superiorità rispetto a chi non lo è. Se solo guardo alla letteratura e all'arte,come eterosessuale dovrei impallidire. I più bravi sono,diciamo così,dell'altra sponda.
D:cosa pensi delle donne?
R:che quelle intelligenti lo sono molto più dei più intelligenti di noi e quelle stupide molto più dei nostri peggiori stupidi.
D:cosa pensi della religione?
R:io ho avuto una formazione cattolica. Beh,penso che non mi basterà la vita intera ad affrancarmi dai danni cerebrali che mi ha prodotto. Una persona non si deve comportare bene per timore del giudizio divino. Una persona si deve comportare bene perchè è una esigenza interiore di tutti gli individui pensanti. A volte gli animali mostrano un'anima molto più virtuosa della nostra. Le persone peggiori che ho conosciuto erano e sono le più credenti.
D:perchè non hai avuto figli?
R.perchè non è successo. E poi non volevo fare un figlio per l'egoismo che qualcosa di me sopravvivesse. L'energia di ciascuno di noi,specialmente se si è imparato a sprigionarla,resta nell'atmosfera per sempre. Mentre coloro cui saranno state dedicate pagine di storia e chilometri di pellicole,saranno dimenticati. O perlomeno io penso questo.
D:cosati piace fare di più?
R:mi piace molto scrivere. E lo farò per sempre. Ho pubblicato due libri,"nell'acquario" e "una faccia una razza"per i tipi della Kimerik. Non m importa di pubblicare con le grandi case editrici anche perchè dei libri che si vendono ,uno su due resta intonso su qualche scaffale impolverato. E avrei orrore che un mio libro finisse in compagnia di un detersivo in un sacchetto della sporta dell'Esselunga.
D:cosa ti prefiggi di fare con questo blog?
R:voglio usare la mia creatività e applicarla ad ogni forma,vecchia,in questo caso la scrittura,e nuove,blog,foto e video,al fine di una mia personale ricerca della verità e della libertà.
D:cosa pensi dell'umorismo?
R:che è una forma di intelligenza. Un'altra è l'ironia. Sono,l'umorimo e l'ironia,due strumenti fondamentali della satira. E la satira non è nient'altro che uno strumento dal quale si evince quanto sia avanzato il grado di democrazia di un paese. E l'autoironia. Chi non sa ridere di se stesso non ha il diritto di ridere degli altri. E chi non sa ridere di se stesso è una persona limitata. Per questo chi non sa ridere di se stesso ha bisogno del potere. Per riempire il vuoto pneumatico di sè. Che altro non è se non la consapevolezza di non valere nulla.

valeu!