sabato 30 ottobre 2010

Passato di pomodoro



corro di notte
fari forami ottici elettrici illuminano la mia tuta blu non metalmeccanica
solitario combattente delle cause perse
sono fuggito dalla terra del fatti i cazzi tuoi mafioso
per rifugiarmi nella terra del leccaculismo cimento di meritocrazia
per scoprire che il sud mafioso e clientelare ha corrotto tutta l'Italia
e Bossi ne fa le spese rincarando la dose
vorrei fregarmene dei politici e della politica
ma da essi dipende la mia serenità
è lo specchio della società
pensa tu come sono messo
a sentirmi straniero in patria
a portare La Repubblica nel tascone laterale
ed essere additato come un palestinese in avvicinamento ad un check point israeliano
come se la cultura fosse un'arma
si è un'arma
io la uso come un'arma
contro l'ignoranza come regno della giustificazione
contro l'inerzia della mente di un popolo
che scende in piazza per la Juventus
e non per salvare i propri salari
contro lo spirito d'emulazione di un capo popolo che s'atteggia a dritto della situazione
solo perchè magari riesce a corteggiare qualche giovincella
a suon di milioni
allora io cosa dovrei dire
che esco con ventenni
senza una lira in tasca
allora io
dovrei essere io presidente del consiglio
la verità è che l'informazione è il doping del futuro
e io per stasera
provo a fregarmene di tutto
perchè devo pur vivere
e morire di vita
prima che muoia di lavoro
o di noia
o di ricordi e di nostalgìe
che non mi portano ad altro
che a vivere nel passato
come se fossi un rigatone
e quel passato fosse di pomodoro
e mai e poi mai
un tonno che agonizza nel sangue
di una tonnara...

Valeu!

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