lunedì 20 settembre 2010

Vintage


(foto by Gianni Saponaro)


Leggo le gesta di Odisseo
o del pelide Achille
e sento il sapore del sangue dolce
della vendetta
e delle mie origini magnogreche
Castaneda tenta di insegnarmi a sognare
per trasmigrare in altri mondi
o andare a vedere l'infinito
passeggiando in un centro commerciale
ti rendi conto della stupidità degli esseri umani
mentre corro di notte lungo fabbricati industriali
raggiungo l'estasi della resistenza
nella solitudine mi do ragione e mi do torto
più severamente che un tempo
è la mia meditazione trascendentale
poi una pizza alla bufala
un bicchiere di Primitivo
la dieta è una roba da ricchi
il pensiero dei pochi fidati amici
e dei miei antichi genitori
di mio fratello e di sua figlia
una treenne spaccacazzi
poi dentro al mio rifugio
di notte rivedo in tv l'Odissea con Irene Papas
come sono vintage i miei ricordi
le mie emozioni
come sono vintage io
una vecchia foto di quando giocavo a pallone
sui campi solatii di sansa
nel sud caraibico altosalentino
i ricordi di Donna Velata e Belfagor
sento gli odori dell'umidità della notte
mentre fumo un toscano alla finestra
sulla città addormentata
domani è un altro giorno di lavoro
un altro giorno sottratto al pensiero
all'amore,
a me stesso,
più importante di qualsiasi altro
da quando ho scoperto
il tradimento dell'umanità
e degli umanitari
che realizzano il proprio egoismo
occupandosi dei più sfortunati
che c'hanno un coltello dietro la schiena
e sono pronti a usarlo
non appena si saranno ristabiliti
con un kinder fette al latte
ma qualcuno ancora c'è di cui fidarsi
peccato che non sia presentabile nella high society...

Valeu!

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