sabato 24 aprile 2010

La deriva neonazista


Ho ascoltato Fini che diceva cose piene di buon senso ad una platea di leccaculi che non si sognano di disturbare il manovratore, ben attenti a conservare il proprio posticino di potere. E un immagine, quella dell'assemblea del Pdl, che fotografa l'Italia. Un discorso saggio quello di Fini, ma parole predicate ad un attonito deserto di sentimenti e di emozioni, dietro le facce platiche di Santanchè e company. Un discorso da uomo politico che pesca nel retaggio fascista sociale degli albori del fascismo, quando si bonificavano le paludi, si dava un pezzo di terra a tutti, la pensione ai reduci della prima guerra. Poi venne l'alleanza con Hitler e tutto precipitò. Ecco, oggi ci risiamo. Il nuovo pericolo neonazista è Bossi, quest'uomo scaltro e privo di scrupoli, che ha combattuto il potere smascherandone i retoscena per poi servirsene per la sua scalata personale. Vuole insegnanti padani, posti in metropolitana per padani, vuole assaltare e impossessarsi delle grandi banche del nord senza passamontagna, semplicemente con un voto popolare estorto a masse che hanno perso i lumi della ragione pensando che i loro problemi siano rappresentati dai marocchini. Ha ragione Fini, che vede il pericolo da lontano e la deriva Berlusconiana costitutita dall'appiattimento sulle posizione di un partito xenofobo che combatte il terronismo nazionale con la stesa spocchiosa e spavalda mafieria che dice di combattere. Si stanno prendendo tutto: province, doppi incarichi parlamentari, regionali e da primi cittadini, doppi e tripli lavori( ma non eravamo noi terroni i furbi della situazione?), al grido di Roma ladrona, per non pagare le tasse che in Brianza non si sono mai sognati di pagare. E Berlusconi tace, perchè sa che Bossi in cambio gli copre il culo con i giudici. E' ora che gli italiani si diano una grossa regolata.Bisogna finirla con quest'idea suicida in base alla quale il successo in affari e in politica si può ottenere anche con la vis grata puellis della legge, e che anzi questo è un valore aggiunto al carisma del capo e alla sua "drittaggine" machista. Dobbiamo decidere se essere un popolo o una moltitudine di masse beote. Ringrazio Fini, che non è mai stato fra i miei politici preferiti, ma che , lo riconosco, ha avuto il coraggio di denunciare la pericolosa deriva neonazista che sta per colpire il nostro paese.


Valeu!

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