martedì 2 febbraio 2010

Adesso che Salinger è morto, devo reggere le sorti della letteratura


Sono a casa perchè ho visto le stelle, e senza essere Keplero, pensate che genio. Ho la schiena a pezzi, la mia schiena è di zucchero filato, frutto di un pò di anni di magazzinaggio, lavoro svolto senza i minimi crismi ergonomici quando la legge 626 era ancora di là da venire. Ci sono tre ernie del disco, a firma di quella legge, le mie. Ma tant'è, siamo nati per fare giurisprudenza. Ora va meglio, perlomeno posso stare in piedi. Qualche giorno fa sono andato dal medico con le stampelle. Nel frattempo mi si è rotto lo scaldabagno, non mi funziona la luce del bagno per cui la faccio con la finestra aperta, pensate che spettacolo, con i vicini di casa che già mi ritengono un pervertito visto che a circa 45 anni non sono sposato. Sapete, non siamo esattamente in Olanda. Ammesso che l'Olanda sia veramente quello stato progressista e avanzato che si vuol credere. Le forze della conservazione sono sempre all'opera, il loro scopo è proibire, così si creano mercati. Proibire il sesso libero alimenta la prostituzione e rende ricchi magnaccia e padroni di casa, proibire la marijuana ne aumenta il prezzo di vendita al dettaglio,proibire la libertà in internet aumenta la vendita di giornali e riviste ed esfolia l'Amazzonia. Questo è il tanto anelato capitalismo, la patria dei problemi che diventano nuove opportunità. Oddio, non è che il comunismo di stampo sovietico mi sia mai piaciuto. Forse era addirittura peggio, una masnada di mafiosi rossi che pasteggiavano a caviale e vodka nelle loro dacie, mentre il popolo era affamato. Oggi il capitalismo ha fatto diventare dei semplici pompisti a un distributore di gasolio, dei miliardari, tipo Abramovich. Più comunismo di questo: il riscatto del proletariato. La verità è che di qualunque colore si ammantino i governi, la loro attività principale è arraffare e l'umanità sulla terra non è nient'altro che la rappresentazione dell'inferno. Ecco perchè quando moriremo andremo tutti in paradiso. Anche i più cattivi. Mi rendo conto che quest'affermazione toglie potere alla Chiesa, ma il santo padre mi perdonerà se la scrivo su un misero blog che rappresenta una bottiglia nell'oceano della comunicazione globalizzata a senso unico... e del pensiero unico.
Passo le mie giornate a leggere e riposarmi, soprattutto la schiena. Deve essere in forma, se vuoi stare dritto e la schiena in forma non è null'altro che la metafora psicologica dello stare in piedi. Dato che cadremo tutti, noi liberi pensatori della repubblica internettiana, voglio almeno cadere in piedi.
Di politica non ne voglio parlare. Nè la voglio fare. La politica sono solo posti di lavoro e il parlamento un comitato di affari. No, non sono proclami rivoluzionari, anche perchè tutte le rivoluzioni si concretano sempre con un cambio di padrone e la riproposizione dei turpi meccanismi di sempre. Vorrei diventare ricco unicamente per aiutare un pò di persone sotto la soglia di povertà. Ma naturalmente Dio non mi fa vincere al superenalotto, sennò se i problemi si risolvono Lui resta disoccupato. Mi sa che anche Lui è capitalista. Direte, sai solo criticare senza proporre delle soluzioni. Beh io non sono pagato per trovare delle soluzioni, le soluzioni le devono trovare quelli che sono pagati per trovarle. O sbaglio? Io al massimo posso pagare le mie bollette. E riparare la macchina, che pure lei mi ha abbandonato. Certo posso dare l'impressione di essere un tantinello sfigato, eppure ci sono un mucchio e una sporta di persone che mi vogliono bene. Certo meno di quelle che mi vogliono male. Non perchè io gli abbia fatto qualche cosa.Dà fastidio il mio modo di essere libero. Genera invidia. Non ci posso fare niente. Non posso cessare di essere me stesso o volete che inizi a mentire a me stesso a quarantacinque anni? A proposito, non vi venga in mente che io invecchierò. Al massimo maturerò, invecchiare mai. Io sarò sempre più giovane dei giovani, specialmente di questi tempi, in cui i giovani nascono già vecchi. Beh non trovo una conclusione decente. Adesso che Salinger è morto, devo reggere le sorti della letteratura.

Valeu!


Ps: la foto e quella di uno dei tanti ulivi millenari della marina di Ostuni

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