corro di notte
fari forami ottici elettrici illuminano la mia tuta blu non metalmeccanica
solitario combattente delle cause perse
sono fuggito dalla terra del fatti i cazzi tuoi mafioso
per rifugiarmi nella terra del leccaculismo cimento di meritocrazia
per scoprire che il sud mafioso e clientelare ha corrotto tutta l'Italia
e Bossi ne fa le spese rincarando la dose
vorrei fregarmene dei politici e della politica
ma da essi dipende la mia serenità
è lo specchio della società
pensa tu come sono messo
a sentirmi straniero in patria
a portare La Repubblica nel tascone laterale
ed essere additato come un palestinese in avvicinamento ad un check point israeliano
come se la cultura fosse un'arma
si è un'arma
io la uso come un'arma
contro l'ignoranza come regno della giustificazione
contro l'inerzia della mente di un popolo
che scende in piazza per la Juventus
e non per salvare i propri salari
contro lo spirito d'emulazione di un capo popolo che s'atteggia a dritto della situazione
solo perchè magari riesce a corteggiare qualche giovincella
a suon di milioni
allora io cosa dovrei dire
che esco con ventenni
senza una lira in tasca
allora io
dovrei essere io presidente del consiglio
la verità è che l'informazione è il doping del futuro
e io per stasera
provo a fregarmene di tutto
perchè devo pur vivere
e morire di vita
prima che muoia di lavoro
o di noia
o di ricordi e di nostalgìe
che non mi portano ad altro
che a vivere nel passato
come se fossi un rigatone
e quel passato fosse di pomodoro
e mai e poi mai
un tonno che agonizza nel sangue
di una tonnara...
Valeu!