domenica 29 luglio 2012

;-)

è una specie di pazzia, credo, il fatto di scrivere su un blog e affidare le parole all'oceano di internet in questa bottiglia chiamata blog, miller diceva quando scrivi non preoccuparti degli errori li spiegheranno tutti i biografi, vorrei avere un grammo di questa convinzione, solleverei il mondo e poi lo farei ricadere per terra fino a farlo spappolare, per dare una scossa, un terremoto solo nelle menti, s'intende, invece là fuori il mondo è degli spavaldi, di quelli che sanno di non avere alcuna arte se non quella dello spacciarsi per artisti, non lo so magari è arte anche questa, magari dovrei andare in giro e rompere gli zebedei agli editori, ma vedete perchè un editore dovrebbe accettare i miei scritti dal momento che avrebbe di fronte uno che non è propenso a leccargli il culo? in un altro mondo e in altri tempi questo sarebbe un criterio di selezione che propenderebbe per la pubblicazione , ma di questi tempi chi comanda sono i mediocri, furbi, ma mediocri, per cui per loro fare gli editori significa fare i soldi, il che automaticamente li pone su un piano di diffusori di merda preconfezionata per masse beote di consumatori, naturalmente c'è l'alternativa di scendere in campo come un folle declamante ali angoli di una strada e se ti va bene l'autoambulanza non passa a raccattarti e magari ritorni a casa con qualche pacca sulla spalla e qualche bravo ma zero soldi in tasca, ad ogni modo azzerando tutto si può sempre scrivere per non impazzire, in altre parole scriversi e di sicuro questo è il modo più sicuro per avare successo presso se stessi e automaticamente mandare a carte quarantotto tutti quelli a cui non piace quello che scrivi, uno spartiacque, capite, un metro di paragone, così la finiamo con tutte queste ipocrisie e salamelecchi e perlomeno saprò con chi ho a che fare, visto che questa gente è stata allenata per bene dai catechismi ad essere falsa e cortese e io al catechismo finivo sempre per essere buttato fuori, nonostante fossi più vicino a dio di chiunque di loro prete compreso, e in ultimo mi vengono sempre in soccorso le parole di un mio vecchio professore di sociologia che mi diceva sempre, infischiatene degli insulti, sono forme minorate del pensiero, credi in quello che fai e fallo con lucidità, alla fine la più grande soddisfazione sarà essere riuscito a fare come meglio potevi. Come meglio potevi in relazione a te, non agli altri;-)