venerdì 17 dicembre 2010

Milano by Nothing



Milano by nothing
dalle case di ringhiera piene di scale
e carrucole e operai che facevano i complimenti alle commesse
del centro
oggi grattacieli che non solleticano nemmeno le ascelle di un dio pigro
che ride del tentativo di babele
archistars all'opera vogliono stupire con opere faraoniche
ma per comprare un cacciavite devi andare su e-bay
una volta bevevi il caffè di mattina al bar della stazione
in mezzo ad appulocalabrolucanosiculi dalla sigaretta facile
dalla parlata sgangherata ma schietta e dai molari che avevano in corso un opa con chisacchì
oggi i terroni si vergognano degli specchi come vampiri
mettono profumi costosi
portano mutande sporche e dirigono la Lega
celtici posticci inventati all'ultimo momento
per la ragione di sempre
del non voler spartire il pane con nessun fratello
almeno che non abbia un cappuccio nero in testa
dirigenti d'azienda figli di generali della finanza
cazziano fior di laureati della bocconi
per ricordargli che il paese dove puoi diventare ricco perchè sei bravo
non è l'Italia e Milano è ormai una specie di appendice di Cosenza
dove tutto è truccato
dai concorsi
agli zigomi
ai negozi "natura si" dove i ricchi mangiano il tofu
mandando in pensione la crota piemunteisa
marocchini radiografano calabrotte in carne che parlano uno slang
periferico alla Marracash rapper dalla faccia d'egiziano d'importazione
e dalle rime al vetriolo
tipo meglio l'elemosima che massaggiare Lele Mora
meglio poveri che Povia
meglio chiedere ai poveri
aggiungo io
in fila davanti a "pane quotidiano"
mentre un Moratti qualsiasi
si camuffa per non perdere l'allenamento a fregare i poveri
che non perdono un allenamento di Benitez
giocatori della selecao come pesci tropicali
nell'acquario di Berlusconi
trans brasiliane orinano nel freddo di via novara
a meno sette
e le loro pipì creano sculture viventi
che sgambettano mariti dalle pesanti disfunzioni erettili
cui neanche il viagra fa da incoraggiamento
dopo una vita da schiavi
da servi
da sudditi
con l'ultimo i-phone in tasca e macchine di lusso
che trasportano i loro cadaveri di impotenti
mentre imbianchini macedoni sollazzano le loro mogli
negli scantinati della memoria delle loro stesse erezioni assenti
Cologno monzese e Jerry Scotti attraversa sulle strisce
che non essendo in centro sono rimaste sull'asfalto
invece di finire nei nasi dei dirigenti cui mi piacerebbe
dire
dirigentevi
e loro, dove?
affanculo,
ma nessuno lo riconosce, Jerry, anche se poco prima era in onda
senza cerone sembra un sciur Brambilla qualsiasi
uno che aveva la salumeria a Trezzano,
ma è sempre Milano, di cui stiamo parlando
una Milano by nothing
la notte porta porches davanti all'Hollywood
porche dietro il Toqueville,
mentre Corona dispensa baci dal suo appartamento in corso Como,
lancia magliette e braccialetti sprizzando machismo da tutti i pori
mentre sotto l'arcigay trasforma tutto in ghirlande
e va a sfilare per il gay pride
che vecchi stilisti cocainomani con la puzza sotto il naso ,peraltro, per la merda in cui vivono
guardano con orrore giudicandolo carnascialesco
mentre prendono appunti fotografici per i prossimi modelli
e appuntamenti con i prossimi fotomodelli
un sindaco che cammina con la stessa grazia di un indigena africana che trasporta acqua nel deserto
rovina tutto con quei capelli che sembrano un castoro addormentato in testa
senegalesi vendono braccialetti porgendoli come regali a ragazze pallide istruite ad arte da madri avvedute
che le hanno indottrinate a non guardare i negri
più che altro perchè senno poi a loro cosa resta
mentre i mariti si ammazzano di lavoro, trigliceridi e colesterolo
e vanno a trecento in tangenziale con l'ultimo suv che passa rombante
vicino a delle utilitarie con quell'aria da "suvvia"
e masturbano le marce su e giù
godimento meccanico residuato e bellico del passato
insomma se una volta era la Milano da bere
oggi è una Milano dabbene
dove chiudono i locali del divertimento per tutti
e aprono quelli del divertimento per pochi
che, detto tra noi, tra pochi, che divertimento può essere
sabato in montagna a sciare, bere un martini dry
sulle sedie sdray
sotto un sole effetto spray
e la città in mano ai "predoni" marocchini
o cinesi
o indiani
o pachistani
2009, Berlusconi disse che Milano non era una città multietnica
scherzavamo Silvio, parlavamo della fiera dell'artigianato
stanno tornando dalla montagna
abbronzati sul lettino solare a Novara a 5 euro in promotion
e si immergono nei locali della sera
che non ci sono più
in questa città piena di camionette della polizia
e cagnette della borghesia
che una volta leggeva il "corriere"
mentre oggi lo manda in giro a spacciare droga
e una volta era una Milano da bere
poi è diventata dabbene
non vedo perchè la Milano by Night
non possa diventare una Milano By Nothing.